Sono alcuni minuti che ci parliamo,
e come ogni giorno adesso ci lasciamo
per andare ognuno verso la giornata
che dal destino c’è stata preparata.
Come ogni volta vedo nel tuo sguardo
malinconia che non scordo,
ma lo stesso affronti la giornata
sperando in una svolta fortunata.
Perché da sempre ricerchi quel qualcosa
che renda la vita meno dolorosa,
e per quel che vedo e che penso,
la continua ricerca di un senso.
Ti avvii come un mulo testardo
verso un nuovo traguardo
con la faccia da impertinente
che vuole tutto, e nello stesso tempo niente.
Nel giorno con varie maschere ti scontri
dipendente ovviamente da chi incontri.
Ognuno di loro ha vari particolari,
alcuni sono cupi, altri solari,
ma a decifrare è difficile
e della realtà niente è simile.
Per avere sempre l’alone di mistero,
per essere un altro e non quello vero.
Forse il problema è dentro,
credo di fare pieno centro
quando dico che non sai chi sei,
puoi credere se sai cosa vuoi.
Continui a cercare incessantemente
tra occhi e sguardi della gente
un segno o un gesto deciso
per farti cambiare aspetto all’anima ed al viso.
Le persone che vedi attorno
sembrano cercare anche loro ogni giorno.
A volte giuro sembra ti diano una mano,
altre invece fanno gioco da villano,
visto che ognuno cerca in modo “fino”
di portare acqua al suo mulino.
Ma si ritrova poi dopo il dolo
a godere si, ma da solo!
Io credo e lo vedo questo tuo soffrire,
che d’amore non puoi parlare o dire.
E il continuo ritornare del passato,
non saper dire: ciò che è stato è stato !
Ma aprirsi sempre questa ferita
che ti accompagnerà tutta la vita.
Vedo questo cupo non trovare soluzioni
In un insieme di maschere e poche emozioni.
Poco è vero aiuta il lavoro,
che ti lascia vivere, si con decoro,
ma lascia un vuoto in tutto il resto.
E tante ore di lavoro sono un pretesto
per abbandonare tutto a se stesso:
dire non ho vissuto ieri, ma neanche adesso.
Svegliati vorrei urlarti
per non vedere perderti.
Ci sono è vero persone accanto,
che sono senza maschere e sono un incanto,
ma che a te sembra di non meritare
neanche di poter sfiorare.
Tante illusioni e tanti sguardi
hanno fatto cambiare della tua vita i traguardi.
Li hai lasciati per pigrizia o stoltezza,
perché pensavi di non esserne all’altezza.
Lo so è vero che di me ti lamenti
perché dici che non ho sentimenti.
che è facile parlare se vedi da fuori
e non provi gioie, ne dolori.
Mi dici continuamente che è da vigliacchi
far finta di essere stanchi e fiacchi,
invece di cercar di cambiare
senza il tempo far passare.
Ora sorridiamo insieme mentre ci salutiamo,
andiamo a “vivere” e niente ci aspettiamo
da questa nuova giornata
che c’è stata anche oggi donata.
A te rimando un nuovo appuntamento
Anche se tutto il giorno io ti “sento”.
A domani mattina altri discorsi rimandiamo
perché è solo davanti allo specchio che ci rivediamo.